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UN PROGETTO DI |
Iolanda Giovidelli Stefania Vicario Giuseppina Palazzo |
IN COLLABORAZIONE CON |
Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa Comune di Portici |
SUPPORTO ORGANIZZATIVO |
Raffaella Chiacchio Giuseppe Coppola Anna Perno Olga Cirillo Salvatore Bottega |
SOCIAL MEDIA COMMUNICATION |
Storie di Napoli Davide Avolio |
GRAPHIC DESIGN | Ennio Ecuba | VISUAL DESIGN | Alunni del IIS "Francesco Saverio Nitti" - Portici |
IL VIAGGIO
Il secondo salone del libro di Portici,che si svolgerà dal 4 al 6 maggio nel meraviglioso scenario del Museo Ferroviario di Pietrarsa, avrà come tema portante il viaggio declinato nelle sue molteplici accezioni semantiche. Ogni viaggio è un’esperienza che di solito viene attraversata fisicamente, ma nel caso di un libro o di una storia narrata è possibile viverla come attraverso il riflesso di uno specchio o attraverso i simulacri dell’immaginazione. Leggere un libro equivale ad intraprendere una nuova avventura che ci condurrà verso approdi sconosciuti o sogni di felicità, ma talvolta leggere un libro può anche tradursi in un’esperienza dolorosa che ci coinvolge emotivamente, che ci trasforma in profondità: la trama esiste, ma siamo noi a ricrearla attraverso quel magico scambio di ruoli che il potere della parola spontaneamente pone in essere, annullando il sottile diaframma delle pagine. Allora è possibile diventare protagonisti immaginari di quella storia, provare ad aprire quegli orizzonti sconosciuti ed affrontare situazioni impossibili o lontane da vivere. Ogni libro rappresenta un porto sicuro o un rifugio segreto, una fuga dalla realtà, ma anche un’opportunità di crescere e di mettere in discussione se stessi, le proprie scelte e la propria visione del mondo. Quando si legge la storia non appartiene più all’autore o ai personaggi, ma diventa parte integrante di noi stessi e della nostra vita. Ci aiuta ad andare oltre la propria normalità e la propria area di comfort per spingerci oltre, per affondarci nell’abisso o per sublimare le nostre passioni. Nel viaggio della lettura non esiste la medietà, ma prevale il brivido dell’assoluto e la sfida dell’infinito. Niente è più potente di un libro e chi non legge non riesce a comprendere cosa significhi perdersi e ritrovarsi in poche pagine, perché solo attraverso un libro puoi essere ciò che vuoi o smettere di essere ciò che sei. Dunque, essendo la vita stessa un viaggio che ha un punto di partenza e uno di arrivo che coincidono con la scoperta del mondo, di noi stessi e della finalità dell’esistenza, il secondo salone del libro attraverso i suoi autori declinerà il suo tema nelle seguenti categorie:
- IL VIAGGIO INTERIORE-INTIMISMI D’AUTORE- il libro e la scrittura creativa come percorsi di autoconoscenza, come rivelazione delle potenzialità insite in ciascuno di noi, ma anche come cura dell’anima e come catarsi dal male del mondo e dalle delusioni dei rapporti umani.
- IL VIAGGIO VERSO L’IGNOTO- L’ALTRO RITROVATO O NEGATO- il dolore dello sradicamento dalla propria terra, la sofferenza dell’esilio coatto e il difficile processo di integrazione e di inclusione, che può tradursi o nel valore aggiunto ed arricchente di ogni forma di diversità o viceversa nell’annullamento e nell’emarginazione dell’altro.
- IL VIAGGIO NEL TEMPO-L’ANTICO CONTEMPORANEO E IL FUTURO PERDUTO- il recupero delle proprie radici storiche come fondamento della propria identità personale e culturale e l’ansia di un futuro che sembra essere negato alle nuove generazioni dalle minacce della guerra, delle nuove epidemie, dei sempre più gravi cambiamenti climatici.
- IL VIAGGIO NELL’UNIVERSO FEMMINILE- LA PROFANAZIONE DELLA GRAZIA E IL RISCATTO INCOMPIUTO- il ruolo della donna nella società attuale ancora fortemente penalizzato da una legislazione inadeguata, dalla scarsità di servizi e di sussidi che aiutino a conciliare maternità e lavoro,dalla violenza maschile, dalla strumentalizzazione dei social media.
IL VIAGGIO NELLE PAROLE- POIESIS E MIMESIS- l’esplorazione della parola poetica come epifania dell’essere, come sperimentazione di nuove formule espressive e di nuovi ambiti conoscitivi, come imitazione del reale e come esperienza immersiva che aiuta a decodificare il proprio status emozionale e ad attraversare l’humus semantico del verso che diventa sempre più metaverso, sintesi di simulazione e interazione.